Un'impresa culturale è un'impresa che crea un business basato sulle arti, inclinato creativamente o rilevante per il patrimonio culturale di una specifica comunità. L'obiettivo di queste imprese è far fronte a problemi di carattere sociale modificando sistemi di pensiero e attitudini.
L'imprenditorialità culturale viene considerata un sottoinsieme dell' imprenditorialità sociale.
Le imprese sociali creano businesses cercando di far fronte a problemi sociali, come ad esempio la privatizzazione dell'acqua, l'ineguaglianza economica e la gentrificazione.
L'imprenditorialità culturale può essere definita come un'attività specifica di creazione di imprese culturali e di immissione sul mercato di prodotti e servizi culturali e creativi che racchiudono un valore culturale ma allo stresso tempo sono in grado di generare entrate finanziarie.
Gli imprenditori culturali condividono lo stesso obiettivo di sfruttare il business per una società migliore. Tuttavia, invece di creare prodotti fisici e sistemi che favoriscano il cambiamento sociale, creano e condividono prodotti culturali che presentano nuovi modi di guardare ai problemi sociali.
In altre parole, gli imprenditori culturali sono visionari del business che vogliono trasformare il mondo in meglio con pratiche commerciali creative e scalabili.
Il valore intrinseco della cultura è ampiamente riconosciuto. Al di là di questo valore, il settore culturale è un importante motore di crescita economica, sviluppo del lavoro e inclusione sociale.
Nella sua valutazione d'impatto per il programma UE Europa creativa, la Commissione europea sottolinea il potere trasformativo economico e sociale della cultura: i settori culturale e creativo rappresentano circa il 4,5% del PIL dell'Unione (2008) e impiegano circa il 3,8% della sua forza lavoro.
Nell'ambito del quadro finanziario pluriennale 2014-2020 dell'UE, i finanziamenti per il programma Europa creativa dell'UE sono stati aumentati in considerazione del ruolo del settore culturale nella promozione di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Nel maggio 2014 il Consiglio dell'UE ha varato le sue conclusioni sul patrimonio culturale, sottolineando la necessità di un approccio globale da parte dell'UE al patrimonio culturale, e al contempo l'importanza del settore per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva nel quadro della strategia Europa 2020.
Imprenditoria del patrimonio culturale (CHE)Click to read
L'imprenditorialità del patrimonio culturale rappresenta una componente fondamentale dell'imprenditorialità culturale, divenendo un importante fattore di contribuzione al PIL dei paesi, allo sviluppo del mercato della forza lavoro, all'esportazione e all'importazione di beni e servizi (WIPO, 2003).
Sebbene non vi sia consenso sulla definizione di imprenditoria del patrimonio culturale, il progetto OECD EUROSTAT Indicatore di Imprenditorialità rivela sei aree importanti per la sua efficienza e buon funzionamento, come:
l'accesso ai finanziamenti;
tecnologia e ricerca e sviluppo;
abilità imprenditoriali;
condizioni del mercato;
quadro normativo;
imprenditorialità culturale.
I principali elementi di imprenditoria del patrimonio culturale da valutare sono:
l'importanza della rigenerazione e dello sviluppo economico e sociale sostenibile, che deve raggiungere l'efficienza a livello macro, micro, nazionale, regionale, europeo e internazionale a breve, medio e lungo termine;
La capacità di assimilazione della conoscenza rispetto al livello "stato dell'arte" e l'interconnessione con altri ambiti economici, sociali e culturali a sostegno dell'innovazione, della competitività e delle buone pratiche
In quanto risorsa complessa a livello sociale, economico, ambientale e di conoscenza, la CHE richiede approcci specifici e le medie imprese sono pochissime.
L'imprenditorialità del patrimonio culturale può essere intesa come un insieme complesso di beni e servizi che racchiudono i seguenti gruppi principali:
Beni culturali tangibili (infrastrutture, libri, monumenti, opere d'arte, artefatti, territori);
Beni culturali intangibili e digitali (lingua e conoscenza, tradizioni, storia orale, usi e costumi,credenze spirituali etc) che sono più difficili da preservare se confrontati con i beni culturali fisici.
Patrimonio culturale naturale (paesaggio, ambiente naturale, flora e fauna, bio e geo diversità, territorio culturale che è una componente importante dell'industria del turismo).
La decisione di avviare un'impresa nel campo delle attività dei beni culturali dipende da numerosi fattori quali: un mercato adeguato; ostacoli finanziari; necessità di acquisire nuove competenze; difficoltà dovute al mondo reale quando si avvia un'impresa.
La politica dell'UE volta a incoraggiare l'imprenditorialità e sbloccare il potenziale di crescita delle persone e delle imprese conta su un importante supporto di studi elaborati nel quadro della direzione generale "Imprese e industrie" e "Cultura" della Commissione europea.
Esperienze di imprenditorialità culturale – GRISÙClick to read
L'Associazione Grisù, che dal 2012 dispone di un'ex caserma dei pompieri di 4000 mq nel centro di Ferrara. inaugura la prima fabbrica creativa in Emilia Romagna. Viene vietata l'assegnazione di spazi, ad uso gratuito e temporaneo, a condizione che le aziende provvedano alla ristrutturazione dei locali.
Oggi gli spazi in trasformazione ospitano aziende attive nell'editoria, artigianato e design, modellazione 3D e servizi museali, architettura e fotografia, design aeronautico e di droni. Alcune di queste aziende si sono trasferite da altre città per intraprendere la loro avventura nello spazio Grisù e accelerare il percorso del proprio business.
Esperienze di imprenditorialità culturale – GALClick to read
Il Gruppo di Azione Locale GAL Costa dei Trabocchi è una partnership pubblico / privata costituita nel novembre 2016 (nella forma giuridica di Società Consortile a Responsabilità Limitata senza scopo di lucro), composta da enti pubblici, associazioni di categoria ed enti privati rappresentativi del tessuto economico e sociale del territorio. Il GAL mira a creare occupazione e migliorare le condizioni generali di vita nei comuni della Costa dei Trabocchi.
Questo progetto è rivolto alla costituzione e al consolidamento delle filiere locali attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale ed enogastronomico del territorio e lo sviluppo di un turismo culturale responsabile.
Promuove la tutela dell'ambiente e il miglioramento della qualità della vita, l'inclusione sociale e lo sviluppo dei servizi nelle aree marginali. Contribuisce a rafforzare la competitività del territorio e dei settori legati alla sua identità attraverso un'azione di raccordo con altre iniziative del territorio.
Dopo aver completato il modulo avrai imparato: • Che cos'è l'imprenditoria culturale e la differenza con l'imprenditoria sociale • Che cos'è l'imprenditoria dei beni culturali
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n'impresa culturale è un'impresa che crea un business basato sulle arti, inclinato creativamente o rilevante per il patrimonio culturale di una specifica comunità. L'obiettivo di queste imprese è far fronte a problemi di carattere sociale modificando sistemi di pensiero e attitudini. Nella sua valutazione d'impatto per il programma europeo Europa Creativa, la commissione europea sottolinea il potere trasformativo economico e sociale della cultura: i settori culturali e creativi rappresentano approssimativamente il 4.5 del PIL europeo (2008) ed impiegano circa il 3.8% della sua forza lavoro. L'imprenditoria del patrimonio culturle rappresenta una componente importante dell'imprenditoria culturale che diviene un fattore importante che contribuisce al PIl dei paesi, alla forza lavoro allo sviluppo del mercato, all'esportazione importazione di beni e servizi (WIPO, 2003). La politica europea che mira a incoraggiare l'imprenditorialità e sbloccare il potenziale di crescita di persone e aziende conta sul valido supporto di elaborati studi nell'ambito della Direzione Generale della Commissione Europea "Impresa e Industria e Cultura" .
Self Assesment questions:
1. Cos'è un'impresa culturale? 2. Cosa promuove il programma europeo Europa Creativa? 3. Quali sono, secondo l'OECD, le sei aree in base alle quali valutare l'efficienza dell'imprenditoria del patrimonio culturale?